Bimbo spannolinato, cosa fare con i pannolini

Chi prima chi dopo, tutti i bimbi decidono di abbandonare il pannolino e quindi si deve decidere cosa fare con i pannolini che abbiamo usato.

Fondamentalmente le opzioni sono 3:

  1. Conservarli per un eventuale prossimo figlio.
  2. Venderli ammortizzando così parte della spesa e dandogli una seconda vita in un’altra famiglia.
  3. Cederli ad una pannolinoteca.

Le ultime due opzioni richiedono solamente di impegnarsi nella vendita o ricerca di una pannolinoteca, mentre la prima opzione di conservare i pannolini per un futuro figlio necessità un’attenzione maggiore.

Conservare i pannolini

Prima di tutto vi consigliamo un’attenta lettura della pagina in cui analizziamo la durata dei pannolini lavabili che vi aiuterà a valutare consapevolmente se conservarli in attesa di un futuro figlio o per altri motivi o se è preferibile venderli dandogli subito una seconda vita ottimizzando la spesa fatta.

Se pensate di avere un nuovo figlio entro 1-2 anni al massimo, non ci sono accorgimenti speciali da adottare. Lavate tutto bene come facevate di routine, con un lavaggio lungo a 60°C e poi conservateli anche in un cassetto.

Se invece c’è la possibilità che i pannolini debbano essere conservati a lungo termine (2 o più anni) è meglio fare alcune valutazioni prima di decidere.

Il primo passo della procedura di stoccaggio a lungo termine dei pannolini è osservarli con attenzione per verificare la presenza di eventuali aloni o macchie, lo stato degli elastici e del PUL e dei velcri.

Se avete intenzione di conservarli per un periodo molto lungo scartate subito i pannolini che mostrano segni di cedimento del PUL, la probabilità che arrivino integri al termine dello stoccaggio è scarsissima e probabilmente preferireste destinarlo ad altri culetti (venderlo subito in condizioni ancora accettabili o regalarlo a chi ne ha necessità) piuttosto che ritrovarvi un pannolino rovinato ed inutilizzabile tra vari anni.

Anche gli elastici vanno considerati con attenzione poiché un lungo periodo di inutilizzo può aggravare una condizione non ottimale (possono diventare duri e fragili quindi rompersi facilmente usandoli dopo il deposito), quindi dovrete decidere eventualmente se sostituirli prima di metterli in deposito, rimandare a quando li riprenderete oppure destinarli altrimenti.

Come secondo passaggio prima del deposito, i pannolini devono essere puliti adeguatamente facendo molta più attenzione nel solito al tipo di detersivo usato (nessun additivo, nessun profumo!).

Non devono assolutamente avere tracce di: ammoniaca, detersivo (residui di detersivo possono, nel tempo, “corrodere” gli elastici e le fibre sintetiche), profumo, deposito di minerali (a causa dell’acqua dura).

Se dovete smacchiarli fatelo prima del ciclo di lavaggio pre-deposito.

Il ciclo di lavaggio pre-deposito potrebbe essere come segue:

  • un ciclo breve a 30-40° senza detersivo (per eliminare il più possibile le tracce di urina/ammoniaca prima del lavaggio)
  • un lavaggio lungo a 60° con detersivo (per pulirli come si deve dall’ammonica)
  • un lavaggio di media lunghezza a 60° senza detersivo (per eliminare ogni possibile traccia di detersivo)
  • un lavaggio breve a 40° senza detersivo

Se avete acqua dura assicuratevi di usare sempre un additivo per ridurre la durezza dell’acqua (addolcenti/sequestranti) sicuro per i pannolini lavabili e aggiungetelo anche al risciacquo se ci riuscite.

Asciugarli preferibilmente al sole (li disinfetterà ed eliminerà le macchie) e lasciateli anche un giorno intero perché devono assolutamente essere completamente asciutti oppure ammuffiranno durante il deposito.

Le cover di lana, riponetele pulite ma non lanolinizzate, racchiudetele in una federa di cotone e per evitare tarme potete aggiungere un po’ di lavanda o legno di cedro (repellente naturale).

Quando asciutti preparateli per il deposito a lungo termine senza inserti, senza resize e non chiusi (lasciateli aperti stesi), per evitare il più possibile uno stress agli elastici.

Conservarli in scatole di plastica (sarebbe preferibile che fosse acid-free) con coperchio (leggere, robuste, impermeabili e ventilate) sono la soluzione migliore per la stoccaggio dei PL (ma anche dei vestiti per bambini e altri oggetti di tessuto che si vuole stoccare per vari anni). Per una maggiore sicurezza potete rivestire la scatola con tessuto di cotone o inserire i PL dentro la federa di un cuscino 100% cotone (lavata con le stesse modalità dei PL) e questo contribuirà a proteggere i tessuti se la scatola dovesse rilasciare sostanze chimiche dannose per i tessuti.

Evitate i sacchi sottovuoto poiché un deposito di lungo periodo (anni) sotto vuoto potrebbe danneggiare i vostri panni. La maggior parte delle fibre naturali ha bisogno di aria per mantenere la loro struttura e integrità, inoltre togliendo l’aria si comprimono i tessuti e le fibre ne soffrono.

Non utilizzare sacchetti di plastica per la conservazione. Che possono intrappolare l’umidità e contribuire all’ingiallimento dei tessuti.

Le scatole di cartone non offrono una protezione adeguata contro insetti e animali indesiderati.

Porre la scatola in un luogo con il clima controllato come la camera da letto o in un armadio preferibilmente al buio. L’ambiente non deve subire ingenti sbalzi di temperatura o umidità (l’ottimale sarebbe non superare i 24°C e l’umidità al di sotto dei 55%) e la scatole non dev’essere esposta alla luce diretta del sole.

Evitate di conservarli in ambienti molto freddi (garage non riscaldati) o caldi (soffitte) o umidi (cantina).

Inoltre si consiglia di ispezionare almeno una volta l’anno la scatola e i pannolini per assicurarsi che tutto il deposito sia in condizioni ottimali (no insetti, no muffa e arieggiati). Più a lungo termine dovete stoccare e più diventa importante farli respirare quindi non dimenticateveli.