Candida

La candida vive, senza determinare alcuna problematica, nell’apparato digerente e nel tratto vaginale dell’80% degli individui sani (pare che il 90% dei bambini sia “colonizzato” dalla candida entro poche ore dalla nascita) e partecipa alla digestione degli zuccheri, di cui è ghiotta.

Normalmente non presenta colonie molto consistenti perchè il loro numero è mantenuto basso dagli altri batteri della flora intestinale (sembra che nel nostro organismo ci siano 1000 batteri per ogni cellula di candida).

In situazioni di sistema immunitario affaticato (stress, carenza di sonno, gravidanza, uso di cortisonici che deprimono il sistema immunitario) o in seguito ad alternazioni dell’ambiente in cui vive (dovuti alla dieta o all’uso di antibiotici che uccidono i batteri buoni insieme ai cattivi lasciando la candida libera di crescere indisturbata), la candida inizia a crescere numericamente in maniera eccessiva determinando sintomi di vario genere, nei bambini generalmente nella bocca (il classico mughetto) e nella zona pannolino.

Quindi occorre fare in modo che la candida diminuisca, ma per farlo è importante agire per riportare il nostro organismo alle normali condizioni di equilibrio e quindi ripristinare/salvaguardare la flora batterica intestinale.

Quindi serve una dieta che faccia “morire di fame” la candida alimentando invece i batteri buoni che la tengono sotto controllo e che contenga vitamine e minerali che aiutino il sistema immunitario a riprendere forza.

Come comportarsi

Oltre a seguire le indicazioni generali per la cura di un’irritazione è importantissimo modificare la dieta (almeno per il periodo necessario a risolvere la situazione al bimbo se mangia solidi o alla mamma se il bimbo è allattato) riducendo zuccheri semplici (zucchero, miele, succhi di frutta, latte) e altri cibi con alto indice glicemico (pane, pasta, patate).

Non vanno eliminati tutti i carboidrati dalla dieta perché anche la flora batterica intestinale si nutre di carboidrati e la si deve nutrire in maniera adeguata perchè contrasti la moltiplicazione della candida.

Se si è fatta una cura di antibiotici provvedere a ripristinare la flora batterica intestinale mediante l’assunzione di probiotici.

Al cambio c’è chi consiglia lavaggio con acqua e bicarbonato, chi con amido di riso, meglio seguire le indicazioni del pediatra.

L’utilizzo della fecola o altri amidi come lentivo è controverso. Alcuni sostengono che in questo modo si alimenta la candida, ma c’è uno studio che avrebbe dimostrato che l’amido di mais non aumenta la crescita di candida sulla pelle.

Se il pediatra vi ha consigliato delle creme specifiche o comunque quando usate creme “pesanti” contro le irritazioni (tipo quelle all’ossido di zinco) mettere sempre uno o anche due velini di micropile (o altro tessuto drenante) per impedire il contatto della crema con il pannolino che potrebbe cerarlo e precluderne l’assorbenza.

Come lavo i pannolini se il bimbo ha la candida?

Considerate che questo fungo può trovarsi a vivere nei vostri pannolini e inserti prima di averne sintomi sul bimbo e può trovarsi ancora lì anche dopo che l’irritazione è sparita dalla pelle del bimbo determinando una re-infezione (se non abbiamo agito per riequilibrare l’organismo del bimbo o nostro).

Quindi è fondamentale sanificare tutti i tessuti entrati in contatto con la zona coinvolta (pannolini, velini lavabili, salviette lavabili, asciugamani, teli fasciatoio, wet bag… ) e continuare a sanificare per 5-10gg dopo la scomparsa dell’irritazione.

Come lavaggio fate come quello per sanificare dopo una normale infezione.

Il lavaggio a 60° è in grado di uccidere i funghi in fase vitale (uno studio ha preso in considerazione la temperatura alla quale viene uccisa la candida e hanno osservato che la candida, non in forma di spora, muore ad una temperatura di 52°-53°C mentre le spore resistono 10 minuti alla temperatura di ebollizione dell’acqua).

Non ci sono conferme che il percarbonato sia in grado di uccidere la candida, quindi potrebbe essere solo il lavaggio a caldo a fare tutto il lavoro, ma aggiungere percarbonato al lavaggio aiuta sicuramente a disinfettare, se non la candida, eventuali altri batteri.

Anche i raggi UV del sole pare non siano in grado di uccidere la candida (pare essere in grado di guarirsi come fa la nostra pelle dopo una bruciatura), ma è comunque utile asciugare al sole poiché aiuterà a sanificare da eventuali altri batteri di cui potrebbe anche nutrirsi la candida.

Se riuscite fate fare un passaggio in asciugatrice alla temperature massima ammessa dai pannolini che avete.

E le spore?

Come già detto, la candida vive normalmente, in numero limitato, nel nostro corpo e di conseguenza può venirsi a trovare anche nella pelle della zona pannolino senza arrecare nessun danno.

Solo quando viene alterato l’equilibrio interno che scatta la riproduzione della candida che porta adll’infezione.

Quindi, qualche spora rimasta ci deve spaventare solo se non abbiamo fatto nulla per “renderle la vita difficile”, modificando l’habitat in cui si trova.

Se li avete potete prediligere prefold in cotone che potete anche lavare facendoli bollire per 10 min ed eliminare così ogni spora se proprio lo ritenete necessario.

Se avete altri tipi di pannolino che non sopportano temperature superiori a 60° potete usare al posto del velino in pile, un telino di cotone abbastanza spesso che copra il più possibile dell’interno del pannolino.

I pannolini andranno comunque trattati come descritto, ma avranno avuto una zona di esposizione minore e il telino di cotone potrete bollirlo per 10 min (sempre se lo ritenete necessario).

Cercando su internet troverete tra i metodi per disinfettare i Pl l’uso della candeggina. Ricordiamo che la candeggina, pur essendo un buon disinfettante, può rovinare I tessuti o ridurne la vita e uccide la candida ma non le sue spore. Se decidete di usare la candeggina ricordarsi che: Va usata dopo aver fatto il solito lavaggio di routine perché la presenza di feci può inattivare le sue proprietà disinfettanti. Su pieghevoli, fitted e inserti dei pocket si può usare senza porsi grossi problemi (sui gusci dei pocket o aio è preferibile contattare il produttore per assicurarsi che la candeggina non danneggi il pannolino) NON aggiungere più di 30 ml per lavatrici a carica frontale (Alcune marche di pannolini come bungenius affermano che questo quantitativo una volta diluito non danneggia i pannolini o il PUL, ma dicono anche che non va usata regolarmente perché deteriora lentamente i pannolini) La candeggina va messa nel cassetto apposito perchè venga aggiunta al lavaggio a lavatrice piena di acqua in modo che raggiunga i tessuti già diluita. Non tenere i pannolini in ammollo con candeggina. Fate sempre uno o più risciacqui extra dopo aver usato la candeggina.

Questi metodi sono utilizzati generalmente in America

Estratto di semi di pompelmo (GSE): sembra avere notevoli proprietà battericide, funghicide e anche antivirali senza danneggiare i pannolini lavabili. E sembra anche uno degli unici metodi naturali per uccidere le spore di candida. Per disinfettare una lavatrice di indumenti suggeriscono di usare 1 cucchiaio da tè da aggiungere al normale lavaggio a 60° con percarbonato. E fare sempre un extra risciacquo alla fine (residui di estratto potrebbero irritare la pelle del bambino).

Olio tea tree: ma per combattere la candida ne servirebbe comunque molto (rischiando di danneggiare i pannolini) senza uccidere comunque le spore.

La Real Diaper Association (RDA) ha in corso un esperimento su come sanificare i pannolini lavabili dopo un’infezione da candida e stanno testando i lavaggi con le sostanze che vi abbiamo indicato qui nel testo. Per approfondimenti leggete qui.