Chi inizia oggi ad usare i pannolini lavabili viene informato sulle linee guida su come gestirli e lavarli (ogni gruppo Facebook o sito del settore ha una pagina con cui spiega come si lavano e i rivenditori spesso inviano con i pannolini ai clienti un vademecum su come lavarli).
Queste linee guida sono state scritte con l’esperienza di chi li ha usati e con i consigli dei produttori, ma spesso di trovano consigli discordanti e perplessità.
Ma queste linee guida sono incise nella pietra? Cioè o si fa così o si fa un disastro con i pannolini lavabili? La risposta è un deciso NO le linee guida ci sono per dare un’indirizzo, ma siamo noi che li usiamo con la nostra esperienza di ogni giorno che contribuiamo a scriverle.
Iniziamo considerando che quelle che erano le linee guida di soli 4 anni fa (lavare solo con acqua e bicarbonato) ora sono considerate super sbagliate (anche se c’è ancora qualcuno che lo consiglia) perché oggi sappiamo che in quel modo l’efficacia del lavaggio è ridotta.
Me allora chi ci dice che le linee guida di oggi vadano bene? I consigli che danno i produttori li danno dopo aver effettuato dei test sui loro prodotti, li hanno ricevuti dai loro fornitori di tessuti oppure sono consigli che qualcuno ha dato all’inizio e poi tutti hanno copiato per stare sul sicuro perché “non si sa mai se l’ha scritto lui sarà vero”?
Guardo in rete e troviamo subito una cosa interessante:
Un gruppo Facebook inglese (Nappy Science Gang), che si approccia ai pannolini lavabili con occhio scientifico si è chiesto se davvero gli enzimi erano “vade retro satana” sui pannolini.
Gli esperti di detersivi e lavaggio a cui hanno chiesto hanno risposto tutti che gli enzimi aiutano tantissimo il processo di lavaggio, soprattutto se non si lava ad alte temperature.
Ma allora cos’hanno che non vanno questi enzimi?
Molti credono che gli enzimi dei detersivi possano provocare alterazione alla cute e quindi irritazioni, quindi hanno fatto ricerche in merito e sono usciti molti studi sul tema e oramai sembra dimostrato che non ci sono correlazioni tra problemi di pelle ed enzimi contenuti nei detersivi.
Però l’equivalente del Ministero della Salute Inglese (NHS) sconsiglia l’uso di detersivi contenenti enzimi per lavare prodotti per bambini. Di conseguenza tutti in UK si attengono alle loro direttive e i pannolini lavabili NON si lavano con detersivi contenenti enzimi (chiamati in UK “detersivi bio”, da non confondere con i detersivi bio come li intendiamo noi, cioè ecologici)
Ovviamente se l’NHS fa questa raccomandazione ci sarà un motivo!
Un esperto del gruppo decide quindi di scrivere all’NHS e chiede quali sono le informazioni che li hanno portati a quella raccomandazione.
Dopo aver fatto ricerche in merito ed aver sentito l’opinione di esperti dermatologi, l’NHS ha dovuto ammettere che non c’erano prove a dimostrazione della loro raccomandazione e ora in UK si sentono tutti liberi di usare detersivi con enzimi.
Non usare detersivi contenenti enzimi con i pannolini lavabili è una raccomandazione che si sente anche qui in Italia, ma a questo punto è una raccomandazione sensata?
Lo sporco dei pannolini ha varie componenti, molte delle quali attaccabili dagli enzimi e spesso si lava a 40° per non rovinare i tessuti o per risparmiare e allora non sarebbe più sensato se le linee guida raccomandassero detersivi con enzimi perchè aiuterebbero a pulire meglio i pannolini?
Ma allora perché alcuni produttori di pannolini danno come indicazione di non usare detersivi con enzimi? Non sarà forse che è partito tutto da qualcuno di autorevole (come è stato ad esempio l’equivalente del ministero della salute UK) e poi tutti hanno copiato da lì fidandosi che ci fosse una documentazione scientifica alla base di tutto?
Per averne la certezza bisognerebbe scrivere loro per chiederlo e cercheremo di farlo. 😉
L’unico enzima su cui molti sono ancora in dubbio per un possibile danno serio ad alcuni tessuti dei pannolini (in particolare il bambù che sappiamo essere molto più delicato degli altri ma anche cotone e canapa) è la cellulase, enzima che attacca la cellulosa, che è la componente base di tutti quei tessuti nominati prima.
Allo stato attuale, però, non ci sono prove dimostrate di danni da cellulase sui tessuti, solo ipotesi non confermate. Un po’ c’è la perplessità perché quei tessuti sono di origine cellulosica, un po’ perché sono circolate foto sui gruppi Facebook di inserti o pannolini molto danneggiati e l’unico colpevole, perché diverso dalla routine di tutti, era un detersivo contenente cellulase, ma questa deduzione è stata fatta da persone comuni, non da esperti di tessuti e detersivi.
Se guardiamo il tutto da un occhio più ampio, se l’effetto della cellulase fosse davvero intenso, lo avremmo scoperto presto perché la maggior parte degli europei (non conosco i detersivi extra UE quindi non so quanto frequente è la cellulase) che usano detersivi della grande distribuzione (la maggior parte dei quali contenente cellulase) si ritroverebbe presto con notevoli danni al bucato di cotone…
Ma è anche vero che i pannolini subiscono un numero di lavaggi molto consistente in pochi anni (quanto una maglietta in tutta la vita) quindi la spiegazione potrebbe essere l’uso più intensivo di quel detersivo.
Ma non si può puntare il dito solo sul detersivo poiché è noto che la meccanica del lavaggio (sbattimento e sfregamento) sono i primi responsabili del deterioramento dei tessuti lavaggio dopo lavaggio e quindi potrebbe essere questa la causa del deterioramento dopo un certo numero di lavaggi.
Poi dobbiamo considerare che c’è chi sostiene che l’effetto (leva-pelucchi) della cellulase aiuti invece il tessuto a mantenersi più liscio quindi meno propenso al deposito di batteri e anche potrebbe essere utile con i pannolini lavabili, per loro natura a contatto spesso con i batteri fecali.
Pur restando un’ipotesi non dimostrata quella che la cellulase possa danneggiare alcuni tessuti dei pannolini, è comprensibile raccomandare l’uso di detersivi che non contengano cellulase quando si usano tessuti come bambù o canapa o cotone. Ma va sottolineato che è una raccomandazione a titolo preventivo. In pratica per “stare dalla parte dei bottoni”. 😀
Di certo, dopo aver letto questa storia degli enzimi in UK una cosa è chiara, non sempre le raccomandazioni che si leggono sul lavaggio dei pannolini lavabili sono fondate su prove evidenti e per questo motivo è nostra intenzione analizzare passo passo le linee guida per valutare insieme a voi e con l’ausilio della scienza, cosa è davvero meglio per lavare i pannolini in una routine più semplice possibile.
Link utili
https://www.theguardian.com/science/sifting-the-evidence/2015/nov/30/nappy-science-gang-versus-the-nhs
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18422788
https://www1.lsbu.ac.uk/water/enztech/detergent.html