Impatto sanitario

La prima considerazione da fare riguarda la salute.ore a contattoVostro figlio/a indosserà mediamente un pannolino quasi 24 su 24 più o meno per i primi 2 anni e mezzo della sua vita, quindi è molto importante valutare con attenzione cosa mettere a contatto con la sua pelle delicata.

Come sono fatti gli u&g

Dal primo pannolino u&g del 1970, i pannolini monouso si sono evoluti con molte modifiche all’idea originale portando a oltre 1000 il numero dei brevetti a loro legati.  Cerchiamo di capire cosa si trova oggi.

u&g-sezioneIl pannolino u&g è composto da 4 strati:

  1. Strato superiore: uno strato a contatto diretto con il culetto costituito solitamente da: polipropilene (PP), è la seconda materia plastica più usata al mondo e viene prodotta dal propene, prodotto a partire da combustibili fossili: petrolio e gas naturale. Questo strato ha la funzione di avere una superficie soffice, liscia e molto permeabile per lasciar passare l’urina. A volte vengono aggiunti aloe o vitamina E.
  2. Strato di acquisizione e distribuzione (ADL): uno strato che serve a raccogliere l’urina temporaneamente prima che venga distribuita allo strato inferiore assorbente. A questo scopo si usa la polpa di cellulosa e/o SAP
  3. Nucleo assorbente composto da un mix di SAP e fibra di cellulosa.
    Il SAP, alias poliacrilato di sodio è un sale dell’acido acrilico prodotto a partire dal propene come il PP. È in grado di assorbire e trattenere quantità consistenti di liquidi (fino a quasi 1000 volte il loro peso). Il liquido trattenuto nella struttura gelificata non viene rilasciato nemmeno sotto pressione.
    come-funziona-il-SAPLa polpa di cellulosa è una polpa lavorata chimicamente a partire da legno della porzione centrale di alberi tipo conifere: pini, cipressi, abeti.
  4. Una copertura esterna di plastica simile a tessuto che impedisce la fuoriuscita del bagnato, costituita solitamente da polietilene a bassa densità (LDPE), un derivato del polietilene la materia plastica più usata al mondo, derivata da un idrocarburo fossile.

Oltre a questi componenti principali sono presenti altri materiali: velcri, elastici, inchiostro e pigmenti.

Sostanze chimiche rilevate negli u&g e perplessità

Diossina

La Diossina (Dioxin) è un sottoprodotto del processo di sbiancamento (a base di cloro) della polpa di cellulosa usata negli strati interni degli u&g ed è stato rilevato in tracce in vari brand di pannolini u&g anche molto famosi.

La Diossina è un prodotto molto tossico (a livello di vari sistemi interni: riproduttivo, endocrino, immunologico) ed è stato inserito nell’elenco dei prodotti cancerogeni.
Gli studi, però, affermano che le esigue quantità di diossina rilevate nei pannolini u&g non comportano alcun rischio per la salute, ma trovo giusto che si sia al corrente della presenza di questo tossico.

Ovviamente, però, non si conoscono ancora a fondo eventuali effetti di una esposizione a livelli minimi ma continuativi (oltre 3 anni quasi 24h) di questo prodotto.

Poliacrilato di sodio

Il poliacrilato di sodio (Sodium polyacrylate) è un polimero superassorbente (SAP) usato nel nucleo assorbente degli u&g. In un u&g intonso si tratta di un piccolo strato di polvere granulare inodore chiuso dentro il pannolino, mentre nell’u&g bagnato è in forma di gel.
Ci sono molte informazioni contrastanti riguardo il potenziale rischio per la salute di questo SAP.

Negli anni ’80, il SAP era stato collegato a casi di Sindrome da Shock Tossico (SST) in seguito all’utilizzo di tamponi interni che li contenevano, ma negli anni a seguire sono stati scagionati poiché la SST era stata causata probabilmente da un’infezione batterica dovuta all’utilizzo troppo prolungato di questi tamponi che aveva permesso di creare un ambiente ideale per la proliferazioni di batteri.
Anche se le preoccupazioni riguardo il pericolo di Sindrome da Shock Tossico in seguito al contatto con i SAP, sembrano essere infondate, si trovano comunque molte affermazioni riguardo alla ipotetica o reale pericolosità dei SAP per il bimbo.

C’è uno studio che correla l’uso di pannolini con SAP alle infezioni del tratto urinario nelle bambine.

Riporto parte di uno dei documenti di classificazione del SAP (MSDS o Material safety data sheet).

Il prodotto non è classificato e regolamentato come materiale pericoloso, ma il produttore riconosce il potenziale rischio di irritazione per l'apparato respiratorio se inalato e raccomanda un limite di esposizione al prodotto di 0.05 mg/m³ in 8 ore.

Non sono disponibili informazioni riguardo al limite di esposizione al prodotto.

Equipaggiamento protettivo: indossare occhiali di sicurezza, guanti, una mascherina con un filtro ad alta efficienza, lavare abbondantemente le mani dopo aver manipolato il prodotto.

Potenziali effetti sulla salute: il contatto della polvere con gli occhi può causare irritazione, secchezza, e altri disturbi che determinano arrossamento degli occhi. Lavare immediatamente con abbondante acqua rimuovere tutte le particelle sotto la palpebra e, se l'irritazione persiste, consultare un medico.

Il contatto della polvere con la pelle può aggravare preesistenti alterazioni della pelle a causa dell'intenso effetto di trattenere i liquidi. Lavare la parte con acqua e sapone.

Se accidentalmente ingerito non mostra di avere effetti tossici, ma poiché si tratta di un prodotto non destinato al consumo, rivolgersi ad un medico nel caso compaiano sintomi di qualunque genere dopo ingestione.

Se inalata, la polvere può causare irritazione delle vie respiratorie e dei polmoni e può aggravare pre-esistenti problemi respiratori. Recarsi in una zona con aria fresca e fornire ossigeno se si riscontrano problemi di respirazione. HMIS Ratings: viene classificato come pericolo per la salute di grado 1 -lieve (lo 0 corrisponde al minimo e 4 al grave).


Questo non depone a favore di un prodotto senza effetti sulla salute, anche se il bimbo ovviamente non dovrebbe mai entrare in contatto con questa sostanza in “stato polvere”.
I produttori di pannolini u&g affermano che si tratta di una sostanza innocua e la stessa cosa sostiene anche gdiaper,  produttore di pannolini lavabili ibridi che ha tra i suoi prodotti, inserti u&g costituiti da SAP.

Ad ogni famiglia l’arduo compito di prendere una decisione basandosi su informazioni discordanti.

Altre sostanze chimiche negli u&g

Uno studio pubblicato nel 1999 da Anderson Laboratories, Inc. conferma la presenza di una componente chimica volatile (VOCs) in alcuni marchi di pannolini u&g.
Nell’esperimento, dei topi da laboratorio esposti a questi VOCs hanno sviluppato sintomi simili all’asma e irritazione a occhi, naso e gola, con sintomi che tendevano ad aggravarsi aumentando la durata dell’esposizione.
Le conclusioni tratte sono state che alcuni pannolini u&g emettono sostanze chimiche dannose per il tratto respiratorio (2 marchi testati su 3 di u&g emettevano VOCs, mentre nessuna traccia proveniva dal pannolino lavabile testato e da uno dei marchi di u&g in esame).

Considerazioni finali

Possiamo puntare il dito contro due cose, da un lato è stato dimostrato un ipotetico effetto nocivo causato da prodotti chimici contenuti in alcuni u&g e dall’altro c’è il SAP.

Ad oggi sembra che il SAP non sia dannoso, ma va ricordato che si tratta di una materiale relativamente recente, usato per la prima volta nei pannolini a metà degli anni ’80. Quindi la generazione dei 30enni di oggi è la prima che è stata a contatto con i SAP per tutto il tempo in cui ha indossato un pannolino.
Non sono infrequenti casi in cui, dopo molti anni di commercializzazione, emergono prove di effetti collaterali mai emerse prima.
Inoltre, non abbiamo trovato alcuna informazione riguardo eventuali studi a lungo termine (da 18 mesi a 3 anni) delle conseguenze del contatto di tutte queste sostanze chimiche con i genitali dei neonati, che sappiamo avere una pelle molto più sottile di quella degli adulti (e quindi più facilmente aggredibile).

Per questo motivo, per noi, resta un ragionevole dubbio sull’innocuità del SAP.

Riguardo ad altri rischi sanitari legati all’utilizzo dei pannolini u&g, per ridurre al minimo la possibilità di avere problemi a contatto con la pelle del bimbo si dovrebbe optare per pannolini:

  • Chlorine-free (= non sbiancati con il cloro, per evitare la presenza di diossina)
  • Fragrance-free (=senza profumi che possono creare reazioni allergiche)
  • Phthalate-free (= senza ftalati pericolosi per il sistema endocrino e riproduttivo)
  • Dye-free (= senza disegnini o almeno verificare che i pigmenti usati non contengano metalli pesanti poiché alcuni pigmenti hanno determinato reazioni allergiche).

Come sono fatti i pannolini lavabili

Il pannolino lavabile comprende varie tipologie ognuna con una “stratificazione” dei tessuti diversa quindi prenderemo in considerazione tutti i vari tessuti presenti nei vari pannolini lavabili per valutare l’impatto sanitario.

Tipologie di tessuto che costituiscono i pannolini lavabili:

Naturali Animali: lanalgi01a201307010000
Vegetali: cotone, canapa cotonecanapa
Creati dall’uomo Semisintetico: viscosa di bambù rayion
Sintetico: microfibra, pile, suedecloth, coolmax, PUL, TPUsintentico

Laddove è presente uno strato impermeabile esterno, questo è costituito da Poliuretano laminato (PUL) o da Poliuretano termoplastico (TPU), si tratta di un tessuto (solitamente poliestere) a cui è fatto aderire un sottile film di poliuretano (derivato di composti idrocarburici) in modo da creare una laminatura che lo rende impermeabile.
Laddove è presente uno strato drenante interno a contatto è solitamente costituito da pile/micropile, suedecloth o coolmax (tessuti di poliestere prodotto dal propene, originato da combustibili fossili: petrolio e gas naturale).
La porzione assorbente dei pannolini lavabili che può essere a contatto (i materiali che possono andare a contatto) oppure internamente ad uno strato drenante può essere: cotone classico (se il cotone è sbiancato con cloro potrebbero avere tracce di diossina), cotone organico, canapa, viscosa di bambù, microfibra.

Per approfondimenti su come sono fatti i pannolini lavabili e le caratteristiche dei vari tessuti vi rimandiamo alle pagine per conoscere i pannolini lavabili e i tessuti dei pannolini lavabili.

Certificazioni

Per quanto riguarda lo specifico dell’impatto sanitario dei pannolini lavabili, spesso i tessuti costituenti i pannolini lavabili, possiedono una certificazione che dichiara che non sono presenti sostanze chimiche dannose.OEKO_100_RGB_ENGLISH
La certificazione più conosciuta è la certificazione OEKO-TEX® standard 100, valida per 12 mesi e documenta che il tessuto non presenta sostanze nocive per la salute – dato che va rinnovata ogni anno offre una buonissima garanzia che i tessuti di quel pannolino siano sempre esenti da sostanze pericolose per la pelle.
Per quanto riguarda i tessuti organici la certificazione invece è la certificazione è la GOTS che certifica che i tessuti siano davvero di provenienza biologica. gots-logo_cmyk_jpg
Ci sono poi altre certificazioni e raccomandiamo di controllare sempre cosa è stato certificato. Il fatto che l’azienda o il pannolino presenti una certificazione non significa in automatico che la certificazione riguardi l’assenza di sostanze nocive.