“Strippaggio”

La parola deriva dall’inglese “to strip” che significa letteralmente “sverniciare” poiché si tratta di una procedura di lavaggio straordinario fatta per eliminare l’accumulo di qualche sostanza nei pannolini, che gli impedisce di svolgere il loro normale lavoro (generalmente accumulo di sapone e/o minerali dovuto a condizioni di lavaggio sbagliate).

NON VA FATTO DI ROUTINE! E se si è trovata la giusta routine di lavaggio (tipo di detersivo, quantità di detersivo, ciclo di lavaggio) e tutto funziona potreste non doverlo mai fare. Se invece vi ritrovate a farlo spesso dovete assolutamente cercare di capire qual è il punto della routine di gestione che vi crea il problema.

Si tratta di una procedura:

  • che “toglie un po’ di vita” ai pannolini (solitamente i tessuti sono garantiti per un certo numero di lavaggi se ne facciamo il doppio a causa di troppi strippaggi i tessuti si rovineranno in metà tempo);
  • vi porta via del tempo che potreste impuegare in qualche attività migliore;
  • è poco ecologica (prevede vari lavaggi consecutivi extra rispetto alla normale routine);
  • è poco economica (anche se non sono molti, i soldi spesi per il costo di acqua ed elettricità per i lavaggi extra si possono usare per altro...).

Pulizia della lavatrice

Prima di “strippare”, se non lo avete fatto da molto tempo, può valer la pena fare una bella pulizia della lavatrice:

  • guarnizioni e cassetto dei detersivi: verificate che non siano presenti muffe o residui di detersivo.
  • lavaggio a vuoto a 90° con 100-150g di acido citrico in polvere nella pallina dentro il cestello per levare ogni traccia di detersivo/ammorbidente/calcare anche dal cestello (andrebbe fatto all’incirca ogni 3 mesi in condizioni di acqua dura, 6 mesi in caso di acqua media e ogni mese e mezzo in caso di acqua molto dura).

Acqua

Altro punto molto importante perché lo “strippaggio” abbia successo è che i lavaggi siano fatti con acqua a sufficienza (devono assolutamente vedersi dall’oblò 2-3 dita di acqua), solo così questa procedura può risultare efficace e magari mettere in luce schiuma prima mai vista.

Qui trovate i trucchi per aumentare il livello di acqua nel lavaggio.

Strippate sempre i pannolini puliti, quindi sempre dopo il normale ciclo di lavaggio.

 strippaggio

Fate partire un lavaggio molto lungo (di solito è: “cotone molto sporco” o “allergy care”) a 60° senza detersivo (aggiungere un sequestrante se avete acqua molto dura)  con abbondante acqua.
Più o meno 50-60 min min dall’inizio del ciclo (l’oblò dovrebbe essere molto caldo), mettete in pausa la lavatrice (fermando il programma, togliendo corrente alla lavatrice tramite l’apposito interruttore a parete o staccando la spina).
Lasciate i pannolini in ammollo per circa 1 ora.
Al termine dell’ammollo fate ripartire il programma e lasciatelo proseguire fino alla fine. Se la vostra lavatrice non permette di riprendere il programma dove lo avevate fermato, riprogrammate lo stesso programma dall’inizio facendolo proseguire fino alla fine.
Osservate l’ultimo risciacquo, se non è apparsa schiuma, segno inequivocabile di accumulo di detersivo, potete concludere qui il processo di strippaggio altrimenti ripetete il procedimento.
Fate asciugare al sole il più possibile (il sole è un disinfettante naturale, smacchiante, e sbiancante!).

Azioni estreme se la situazione non migliora:

  • Per il cotone (ovviamente solo inserti, non partic he contengono PUL) si può tenere in ammollo per 5 minuti in acqua bollente.
  • Per il bambù, si può provare un ammollo più lungo sempre in acqua calda.
  • Per la microfibra si può fare un piccolo lavaggio a mano in acqua e una tazzina di candeggina, ma poi vanno risciacquati benissimo per eliminare ogni traccia. (trattamenti con la candeggina sono da considerarsi proprio come ultima spiaggia).