I pannolini e l’igiene

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Spesso una delle preoccupazioni di chi si avvicina ai pannolini lavabili riguarda il fatto che siano igienici, che non si rischino infezioni.
Riportiamo parte dell’intervista fatta dal gruppo “Nappy Science Gang” alla Dott.ssa Clare Taylor, docente di microbiologia medica dell’Università Napier di Edinburgh e segretario generale della Società di Microbiologia applicata
Le sue ricerche sono sostanzialmente legate al controllo delle infezioni: la sua ricerca si occupa delle diverse modalità di eliminazione dei batteri nocivi dai diversi ambienti, in alternativa agli antibiotici, e di come i batteri interagiscono con il nostro corpo.
Per comodità riporto qui una sintesi delle parti salienti, tralasciando le ipotesi che vengono fatte ma che richiedono dei test per essere confermate. Per chi fosse interessato a leggere tutta l’intervista rimando alla loro pagina.

Che quantitativo di batteri nei pannolini può essere considerato accettabile?

Per prima cosa è importante capire quali batteri sono presenti nei pannolini.
La cacca è composta per i 2/3 della sua massa da batteri che si trovano nell’intestino e che vengono espulsi insieme alle altre scorie della digestione. Molti di questi batteri sono già morti quando escono, ma alcuni sono ancora vivi.
Ovviamente, proprio per questo motivo nei pannolini il numero di batteri è superioreintestinal-party-800px a quello che potremmo trovare in una maglietta.
Tutti questi batteri vivono comunemente nel nostro intestino e non sono dannosi in condizioni normali (tra questi batteri ci sono E. Coli e Staphylococcus), ma sono invece molto utili al nostro corpo e la loro crescita viene mantenuta strettamente sotto controllo.
Qualche volta, in momenti di forte stress, avviene un cambiamento nelle condizioni del nostro corpo ed alcuni batteri possono approfittarne determinando uno squilibrio e portando ad un’infezione oppure predisporre ad altre infezioni.
In condizioni normali, comunque qualsiasi sia il loro quantitativo non ci sono rischi di infezione, ma questi batteri, se presenti nella biancheria anche dopo il lavaggio, possono causare odori o qualche volta muffe.

Come li laviamo via?

La combinazione di calore (la temperatura di 60° uccide la maggior parte dei batteri NdT) e sostanze contenute nei detersivi, aiuta a ridurre il numero di batteri e presumibilmente anche gli enzimi aiutano a rimuovere i batteri.lavatrice detersivi
Comunque è impossibile rimuovere tutti i batteri dai capi che laviamo perché i batteri sono dovunque (anche nelle nostre mani e nell’acqua), ma si può ridurre significativamente il loro numero (lavando correttamente NdT).
Eventuali batteri che restano sui pannolini, anche se morti, possono diventare cibo per altri batteri, ma a meno che non ci siano batteri nocivi (e solitamente non ci sono), non è comunque un problema in termini di rischio di infezioni.

I batteri possono essere responsabili di problematiche ai pannolini?

I batteri che si trovano normalmente nei pannolini non sono in grado di digerire la cellulosa (di cui sono composti molti dei tessuti usati nei pannolini: cotone, canapa e viscosa di bambù NdTpuzze), ma è possibile che alcuni sottoprodotti della moltiplicazione batterica siano in grado di danneggiare le fibre. Questo processo permette di aumentare le zone del tessuto in cui possono aderire i batteri (ovviamente da questo dipende la loro sopravvivenza NdT).
Nei pannolini più vecchi, quindi più usurati dai lavaggio, le fibre leggermente danneggiate potrebbero creare delle aree che facilitano l’adesione dei batteri con conseguenti rischi maggiori di problematiche di odori.

Il sole uccide davvero i batteri?  1364063978-800px

Gli UV denaturano il DNA del batterio quindi per loro il sole è dannoso.

Conclusioni

Tirando le somme di questa intervista possiamo affermare che:

Lavando correttamente con la giusta dose di detersivo uccidiamo ed eliminiamo la maggior parte dei batteri.

Stendendo al sole uccidiamo eventuali batteri che possono essere rimasti.

Se anche fossero rimasti alcuni batteri, non creerebbero comunque rischio di infezione in condizione di salute normali.